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Mecenatismo ai tempi di internet

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Ho provato ad aprire una pagina Patreon.  Interfaccia interessante dove il sostegno diretto dei fan procura rendite e spazio per la produzione artistica degli  artisti.   La cosa che mi viene da pensare è legato, come sempre, al ruolo e la funzione di quello che facciamo. La struttura mi chiede di spingere nei miei ambienti social, di scrivere messaggi e mail alle persone più vicine per far partire una struttura che allargandosi può avere dei risultati. Per cui, nel nostro Paese, dove il primo sostegno viene dalla propria famiglia, siamo qui a chiedere a quel sostegno di diventare virtuale. Ovvero di trasformarsi in sostegno economico, senza il contatto. Sembra che tutto vada in quella direzione. Diventare evanescenti. Affrontare questa condizione con piglio manageriale e , alla fine dei conti, monetizzarla. Vivendo della mia musica, da molto tempo, ogni forma di monetizzazione risulta interessante.  Le condizioni attuali mi impediscono il movimento, la realizzazione di concerti e spet

Una speranza

marco colonna · Aboubakar Poco c'è da sperare in questo momento. Nelle lotte sembra non esserci quella componente "superiore" che possa tracciare una linea culturale che sovraintenda le rivendicazioni e le strategie.  In qualche modo non si è più in grado di tracciare linee che possano includere e trasformare il presente sociale attraverso le idee.  Torniamo al punto che la comunicazione in questi tempi sembra fatta esattamente per evitare questo.  L'empatia che si genera in una comunicazione profonda ha bisogno di spazio e tempo. Spazio reale e tempo dedicato. Credo che l'equilibrio fra questi due termini sia in netta crisi. Lo spazio è tendenzialmente virtuale, il tempo esclusivamente produttivo. E la gravità che ne consegue, bhè....è difficilmente sopportabile.  In tutto questo gli esseri umani per mangiare hanno ancora bisogno di chi lavora la terra. Hanno ancora bisogno di organizzare le rivendicazioni sul lavoro, la salute, l'educazione, i diritti. Ad o

Criptozoologia del silenzio

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   Piove.  Squilla il citofono e non ho voglia di rispondere,  insiste. Vado, esco, mi bagno.  Passa dalla mano del postino a me  un pacco giallo.  Inatteso perchè inaspettato.  Dimenticato forse. Apro e trovo un atlante.  Una mappa di costellazioni animali. Ed il suono della vita che lotta di inesauribile volontà, sotto una grande lente. Il soffio di musa, la vibrazione dell'aria, la sintesi elettronica e la pelle di un tamburo,  l'atlante prende vita,  agisce,  ricorda.  Che nel piccolo esiste una grande forza,  che nel fragile risiede integrità  che nel silenzio abitano sguardi di ombre e luci abbaglianti. a Francesco Massaro

#iostoconEddi

marco colonna · EDDI #iostoconEddi : la difesa della libertà, l'impegno di accogliere i movimenti per l'ecologia, la democrazia e la lotta al patriarcato, la rivendicazione di poter scegliere come e da che parte stare. Per questo oggi e sempre siamo con Eddi e con tutti quelli che agiscono in nome di questi valori. Noise of Trouble  (post pubblicato sulla pagina Facebook del progetto Noise of Trouble) La storia di Maria Edgarda Marcucci mi è arrivata da una serie di congiunzioni astrali che è giusto non lasciare nell'ambito delle semplici coincidenze. Ho prestato la mia musica per musicare un testo nel doppio disco HER DEM AMADE ME che uscirà a Dicembre per Black Candy. Il progetto curato da Lucio Leoni è dedicato a Lorenzo Orsetti e vede coinvolti numerosissimi musicisti di un'area che io frequento poco, ma che comunque continua a produrre una certa quantità di prese di posizione che mancano spesso a quello che noi chiamiamo Jazz....(nel disco si troveranno Pie

IMPRODIARIO : ALTO e BARITONO ad aprire questo lavoro

IMPRODIARIO by Marco Colonna I primi due brani improvvisati sono realizzati con due strumenti che pratico da anni, ma che non mi identificano, almeno alle cronache nazionali....(perdonate la piaggeria) Il sax contralto dormiva da un pò nella sua custodia ed il baritono è tornato proprio a causa del lockdown di Marzo, scrivendo avevo voglia di avere più voci strumentali da mettere in relazione.  Entrambi sono strumenti che conosco e che in questa fase sto "vivendo" maggiormente.  L'improvvisazione è uno strumento compositivo potente, forse il più originale che mi ritrovo fra le mani. Nel tempo la rarefazione dei materiali che utilizzo hanno chiarito molto il concetto di forma nella mia pratica e mi accorgo quanto questo procedimento inneschi riflessioni proprio su struttura e forma.  Quanto il lavoro su una singola cellula può aprire la percezione di spazi enormi e come la microvariazione nasconda il senso di ogni architettura musicale.  Per cui entrambi i brani si costr